[*] Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.”
Il diritto alla mobilità
Negli ultimi anni le politiche europee di contrasto all’immigrazione “clandestina” si sono mostrate nei modi più disparati: respingimenti in mare, militarizzazione delle frontiere, detenzione in centri creati ad hoc, violazione di diritti umani fondamentali.
Le politiche comuni dei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo hanno costruito un'idea della migrazione come un reato da condannare senza appello, non considerando che l’essere umano ha sempre viaggiato e la mobilità può e deve essere considerata un diritto fondamentale[*], soprattutto in un mondo in cui i soggetti divengono sempre più interconnessi tra loro.
In questa situazione, a pagarne le spese più di tutti sono i soggetti più deboli, ossia i minori.
Le politiche comuni dei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo hanno costruito un'idea della migrazione come un reato da condannare senza appello, non considerando che l’essere umano ha sempre viaggiato e la mobilità può e deve essere considerata un diritto fondamentale[*], soprattutto in un mondo in cui i soggetti divengono sempre più interconnessi tra loro.
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